Napoli, 21 novembre 2011 – Un secondo scoppio dopo l’esplosione avvenuta circa 15 minuti prima. La fiamme ancora alte e una grossa nube di fumo. Siamo nel parco san luigi nei pressi di via Consalvo, nel quartiere di Fuorigrotta dove sabato sera, intorno alle 21.45 lo scoppio di una villetta ha causato la morte del vigile urbano Vincenzo Mazzarella. Secondo una prima ipotesi il 57enne sarebbe stato vittima di un incidente dovuto ad una fuga di gas che avrebbe saturato la sua abitazione. L’uomo rientrato nella villetta avrebbe inconsapevolmente innescato lo scoppio accendendo una luce. Un’esplosione fortissima che ha spaccato i vetri delle auto in sosta e che ha fatto tremare l’intera zona, provocando lo scossone delle palazzine confinanti. Un boato che ha spaventato l’intero vicinato e che è stato avvertito anche nel vicino Stadio San Paolo, dove in quei minuti si stava disputando la gara Napoli-Lazio. Una tragedia che secondo gli abitanti del quartiere poteva essere però una strage. Nelle ore successive i vigili del fuoco hanno lavorato ininterrottamente per liberare la zona dai detriti della villetta crollata e assicurarsi che le fiamme fossero domate. Nonostante la dinamica dell’incidente sia la più accreditata , la magistratura ha disposta il sequestro della salma e della pistola d’ordinanza per ulteriori indagini. Pare infatti che Mazzarella stesse attraversando un periodo particolarmente difficile: sposato, padre di due figli, si stava però separando dalla moglie. Un divorzio doloroso per il vigile che pare avrebbe confidato ad uno dei figli la paura di poter commettere delle sciocchezze se si fosse andati avanti con la separazione. La pista più seguita per ora resta comunque quella dell’incidente, poiché l’uomo aveva con sé la pistola d’ordinanza che avrebbe potuto più facilmente utilizzare nella scelta di suicidarsi.
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